“Il sito non porta clienti/contatti” …
Ti è mai capitato di pronunciare questa frase? A me è capitato di sentirla, a volte declinata nel senso di “Tanto oggi il sito internet non serve più” altre volte come “Ho già un sito ma non mi sta portando clienti“. In entrambi i casi, a mio giudizio, non c’è nulla di più sbagliato e in questo articolo ti spiegherò il perchè, in base alla mia esperienza (di oltre centinaia e centinaia di clienti) e conoscenza sul campo (è dal lontano 2003, quando ero solo un quattordicenne, che ho visto e conosco l’evoluzione del web).
Qui di seguito ti elenco i punti principali che ogni persona che si pone questa domanda dovrebbe valutare:
1. Com’è progettato questo sito? Chi te l’ha fatto?
Prima di tutto bisogna capire COME è stato costruito questo sito, non solo da un punto di vista tecnico (ossia verificare la correttezza del codice HTML/PHP, la struttura interna di pagina che sia a regola d’arte lato SEO, le prestazioni dell’hosting in termini di velocità di caricamento, che il layout sia realmente responsivo e adattabile su tutti i dispositivi), poi giuridico (ogni sito deve rispettare una serie di adempimenti burocratici, pena multe, previste dalla normativa sulla Privacy ed ora dal Regolamento Europeo DPGR), ma soprattutto da un punto di vista di progettazione strategica (si tratta di un semplice “sito vetrina”, di un “sito ragnatela” o di un “sito eCommerce”? È destinato alla vendita di infoprodotti online o di servizi fisici? È rivolto ad un pubblico di consumatori finali o ad aziende?).
Avere un sito che non sappia rispondere con esattezza e col giusto grado di consapevolezza a queste domande equivale, nella realtà dei fatti, a non averlo: il sito è un mezzo che non si sostituisce alla strategia dell’imprenditore, ma si aggiunge ad essa come strumento in grado di mettere il turbo alle reali potenzialità del business. Saperlo progettare è tanto importante quanto farlo.
Una parentesi, infine, sui siti fatti da “cugini, conoscenti e amici vari”: sei sicuro che risparmiare 150-200€ (a questo punto perchè non farlo direttamente con Google Sites o Altervista che sono gratis!?) sia la scelta migliore quando ti ritroverai con: un sito fantasma che non è posizionato su Google, che non porta contatti, che non rispetta le norme di legge obbligatorie sulla privacy, che ha sicuramente errori di codice e una grafica amatoriale di 10 anni fa?
È davvero questa l’immagine che vuoi dare ai clienti? (d’accordo che il sito non si troverà su Google, perchè tanto non è progettato lato SEO, ma se lasci un biglietto da visita e qualcuno lo va a vedere: che impressione pensi possa avere della TUA azienda?)
Senza contare che questo soggetto (alla sua seconda o terza esperienza al massimo) poi non saprà darti nessun consiglio su come far evolvere questo strumento in qualcosa di avanzato e di realmente strategico per il tuo business (e quando ti rivolgerai ad un’agenzia che, come noi, ha gestito centinaia e centinaia di progetti, inevitabilmente, ti dirà che è necessario rifarlo e quei soldi saranno stati letteralmente sprecati).
Infine anche sotto un profilo economico fiscale: con la fattura questo investimento diventa una spesa interamente deducibile (al 100%) in quanto bene strumentale all’esercizio di impresa, per cui abbatti pure l’imponibile sulle tasse da pagare!
2. Che “tipo” di sito hai costruito?
Esistono tante tipologie di sito internet: sito vetrina, sito blog, sito ragnatela, sito app, sito ecommerce, portale, accademia online per infoprodotti, siti di membership etc
Ogni sito è efficace se è progettato (prima) e costruito (poi) a regola d’arte: anche un semplice sito “vetrina” o “istituzionale”, se fatto bene, contenente in modo chiaro le informazioni di contatto, una gallery di prodotti (o il menu), delle testimonianze e un elenco di pagine ottimizzate lato SEO per gli specifici servizi o prodotti, può risultare molto efficace e farti guadagnare clienti, mese dopo mese.
Nella nostra pagina di Testimonianze abbiamo una serie di clienti che hanno un “sito vetrina+SEO” con cui stanno avendo grosse soddisfazioni: dal centro estetico che acquisisce 1 nuova cliente al mese, alla fisioterapista che ha acquisito 25 nuovi pazienti nel primo anno, alla gioielleria che ha raddoppiato il numero di clienti annuali in negozio!
Poi esistono anche siti avanzati, come il “sito ragnatela”, che ha un sistema di funnel integrato, o i “siti ecommerce”, che danno la possibilità di finalizzare l’acquisto direttamente online (così come per le accademie o i siti di membership), che offrono grandi opportunità per gli imprenditori (dalla formazione di database qualificati con contatti caldi, all’incasso immediato di denaro grazie alla vendita online).
In ogni caso, anche qui, ci sono “siti ragnatela” che, al termine del primo anno, hanno raccolto 400 contatti e convertito al 10% con scontrini medi da migliaia di euro e siti che hanno raccolto appena 20 contatti in 1 anno. Oppure siti ecommerce che, a parità di struttura, hanno fatto triplicare il fatturato di un negozio ed altri che, dopo 2 anni, avevano totalizzato 4 vendite e sono stati chiusi: quindi qual è la differenza? Vediamolo col prossimo punto!
3. Stai dando VALORE all’utente che lo visita?
Hai costruito (o pensi di costruire) il tuo sito internet, perchè “ce l’hanno tutti e non averlo, oggi, sarebbe da sfigati o dinosauri” o perchè vuoi realmente sfruttarlo all’interno delle tue strategie di marketing?
Oggi un’azienda (non solo quelle che si rivolgono al pubblico dei millenials) senza un sito internet è tagliata fuori da un sacco di cose: infatti anche se hai una pagina sui social, senza un sito non puoi essere presente in modo efficace su Google, non puoi fare strategie avanzate, come funnel, retargeting, email marketing, tralasciando poi il discorso sulla proprietà e il controllo del mezzo (perchè, a differenza del sito che è davvero casa tua, la pagina social è del social stesso e se questa viene chiusa perché ti bannano, segnalano e/o perdi le credenziali tu perdi tutto!)
Fare un sito, quindi, per mettersi allo stesso livello dei concorrenti è una condizione di base e non qualcosa di straordinario (come se volessi vincere Mr. Universo: come minimo devi iscriverti in palestra… poi ci devi andare, almeno 3 volte a settimana per un bel po’ di mesi, rispettare la scheda, mangiare sano etc).
Comunque si può anche scegliere di fare un sito “istituzionale” senza troppe pretese (inserendo testi canonici, magari neanche scritti da te ma dall’agenzia, foto standard prese in licenza o direttamente da Google Immagini), pagandolo pure poco (qualche centinaia di €) ma poi non puoi certo avere delle aspettative troppo alte. Se tu sei il primo a mostrare “disinteresse”, nei confronti di quella che è la tua estensione e rappresentazione online, come puoi pretendere che qualcun’altro si appassioni a qualcosa di così standard e dozzinale? In realtà ci sarà sempre qualcuno che ti contatterà ma parliamo di 1 su 200!
Viceversa se intendi sfruttare il sito come un asset reale del tuo business, integrando strategie avanzate (content marketing per blog, SEO, retargeting tramite campagne PPC, funnel, email marketing, chat-bot, CRM etc), se mostri partecipazione e proattività nelle fasi di preparazione dei materiali (testi e foto), se sei disposto ad investire la giusta quantità di tempo (o soldi) nel tuo progetto di marketing, allora acquisire più e nuovi clienti online ed incrementare le tue vendite sarà la più naturale delle conseguenze.
Infatti riprendendo l’esempio di prima dei 2 ecommerce: quello che ha chiuso è perchè in 2 anni aveva caricato una 40ina di prodotti, in un settore altamente competitivo (vs. eBay e Subito), usando le classiche foto da catalogo (di cui è pieno il web); viceversa, quello che ha triplicato il fatturato, sempre all’interno di un contesto altamente competitivo (vs. Amazon ed Ebay), ha caricato oltre 2.500 articoli, ha comprato un soft-box per fare delle foto ai suoi prodotti (che fossero più realistiche ed autentiche), investendo (almeno inizialmente) tutto il tempo necessario alla crescita del suo progetto web (che nel suo caso è stato 6 mesi circa).
4. Stai misurando le conversioni dal sito?
Un mito da sfatare è che il cliente si presenti in negozio dicendo “Sono qui per via del sito“: certo, può capitare che qualcuno te lo dica (come è capitato a questo nostro cliente per la verità):
Ma in realtà è una cosa poco frequente, a meno che tu non lo chieda esplicitamente (ma dubito che interroghi ogni cliente che varca la porta di ingresso con questa domanda perentoria!).
Piuttosto se vuoi davvero misurare il tasso di conversione e il traffico generato dal sito al negozio dovresti implementare un sistema di misurazione, anche semplice: come potrebbe essere il rilascio o la concessione di un particolare Bonus, Sconto o Incentivo (che sia importante e di valore per il cliente) subordinato all’esibizione di un certo coupon, codice o altra prova rilasciata dal sito (così facendo puoi davvero misurare il ritorno reale offline del tuo mezzo online).
Senza contare, poi, che il processo di acquisto di un cliente oggi non è più di tipo lineare (vedo il sito > vado in negozio) ma circolare (quindi: vedo il sito > guardo le recensioni online > osservo la vetrina del negozio, senza entrare > vedo una pubblicità sui social > vado in negozio).
In quest’ultimo caso, quindi, la conversione sarebbe da attribuire al sito (che ha rappresentato il primo punto di contatto), o al social (che è stato l’ultimo e più recente), oppure a tutto l’insieme di strumenti che hanno lavorato in sinergia per superare le difese (sempre più alte e sofisticate) dei moderni consumatori!?
5. Anche 1 sola visita, da parte della persona giusta, può cambiare la tua vita!
Sembra il titolo di un film ma, invece, è proprio così: è quanto è successo ad un nostro cliente che, grazie ad un sito internet ben posizionato lato SEO, è stato contattato da un committente, col quale ha chiuso un’importante commessa per svariate centinaia di migliaia di euro e col quale tutt’ora sta collaborando con profitto. Ma abbiamo anche altre situazioni in cui nostri clienti, grazie ai progetti online, hanno acquisito clienti ricorrenti, che ora valgono un 10-30% sul loro volume totale di fatturato.
È chiaro che molto dipende dal tuo mercato di riferimento, dallo scontrino medio e dal livello di complessità dei tuoi prodotti o servizi (essere un’industria o una panetteria fa differenza, così come vendere una penna o un servizio assicurativo di piano di accumulo) ma le dinamiche di base che ti permettono di entrare in contatto coi tuoi clienti ideali sono le medesime.
Arrivato a questo punto, cosa puoi fare?
Se sei un imprenditore, un libero professionista o un (aspirante) titolare di p.iva che vuole scoprire come aumentare il proprio fatturato, incrementare il numero di clienti o rilanciare il suo business in difficoltà, anche a prescindere dal sito internet, ti consiglio di partire dalle basi, ovvero da quello che considero il Libro Manifesto della mia agenzia (cliccando sul banner sotto).
Oppure, se hai fretta, puoi contattarci direttamente…
Per una consulenza sul tuo progetto o per ricevere un’offerta ad hoc per la realizzazione del sito internet della tua attività, negozio o professione, oppure per la progettazione di un Piano di Marketing organico, sia strategico che operativo, che possa generare i risultati attesi per il tuo business!
In questo caso compila il modulo di contatto qua sotto e verrai ricontattato entro 24 ore!